Nel cielo del Camozzi Open una galassia di grandi stelle

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Archiviata la decima edizione, per il Camozzi Open, Memorial Attilio Camozzi, torneo di wheelchair tennis appartenente al circuito ITF, è già tempo di guardare all’undicesima edizione. E se lo
scorso anno i tennisti erano a caccia di punti per salire nel ranking e poter così partecipare alle Paralimpiadi di Parigi, quest’anno la presenza di oltre 30 Top 100 nelle entry list del torneo in programma da domani a domenica sui campi del tennis Forza e Costanza di via Signorini è giocoforza figlia della fama che il torneo è riuscito a conquistarsi nel corso degli anni. Active Sport, organizzatrice dell’evento, è pronta dunque ad accogliere giocatori provenienti da più di 20 Paesi e quattro diversi continenti, tutti accomunati da una storia sportiva di riscatto e dall’amore per la racchetta: un respiro internazionale che ben si associa allo slogan del torneo di quest’anno, «We play for peace», che, spiega Marco Colombo, presidente di Active Sport, ci ricorda «come lo sport debba essere anche un messaggio di speranza, dialogo e fratellanza tra popoli e generazioni. In campo, come nella vita, il rispetto dell’altro è il primo passo verso un futuro migliore ». Sempre Colombo ha tenuto a ricordare la collaborazione con la Domus Salutis: una sinergia «preziosa che ci permette di integrare nel torneo un’importante iniziativa di sport-terapia e avviamento allo sport per persone che hanno subito incidenti invalidanti ». Anche Lodovico Camozzi, presidente di Camozzi Group, ha voluto ringraziare Active Sport, un «riferimento a livello nazionale e internazionale per la promozione dell’inclusione sociale attraverso lo sport paralimpico. Ogni traguardo raggiunto è il frutto di un lavoro corale e di passione, che le famiglie Camozzi sono felici di supportare insieme alle molteplici realtà industriali e non che nel corso degli anni si sono unite per sostenere i diversi progetti dell’associazione ». Inclusività, solidarietà, ma anche un occhio  all’ambiente: il Camozzi Open ha infatti ottenuto anche la certificazione di «impatto zero»  dal punto di vista delle emissioni di CO2. Gli ingredienti per un torneo di altissimo livello ci sono tutti: ora la palla, anzi la pallina passa ai giocatori.